Coronavirus, è arrivato dal Ministero il via libera ai tamponi salivari. Ecco quando possono sostituire i test molecolari.
ROMA – Via libera ai tamponi salivari. Nella mattinata di sabato 15 maggio è arrivata la circolare del Ministero della Salute per approvare questa nuova tipologia di test. Si tratta di un’arma in più in ambito scolastico ma anche in tutti gli eventi che richiedono una risposta immediata.
Uno strumento in più per cercare di combattere la pandemia in un periodo del ritorno alla normalità. E presto arriveranno altre armi con l’obiettivo di tornare il prima possibile alla normaità.
La circolare del Ministero
Il via libera del Ministero è arrivato tramite una circolare, riportata dal Corriere della Sera. Nel documento è precisato che “la sensibilità diminuisce dopo i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi e il campione di saliva può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da Sars-CoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei“.
Nella circolare è precisato che di tratta di uno strumento utile “per il monitoraggio e controllo dell’infezione da Sars-CoV-2 in ambito scolastico. Alcuni studi pubblicati nel 2020 hanno rilevato sensibilità comprese tra il 53 e il 73%“.
Il ritorno alla normalità
Si tratta di un passaggio fondamentale per il ritorno alla normalità. Come spiegato in più di un’occasione dagli esperti, per mantenere sotto controllo la curva durante le riaperture serve una importante attività di testing. E sicuramente per farlo c’è bisogno di tutte le armi possibili.
L’ultima decisa dal Ministero è quella dei test salivari. Si tratta di un passaggio, come detto, fondamentale per consentire alle attività di proseguire il loro lavoro senza particolare rallentamenti. Si tratta di test da utilizzare, almeno secondo quanto scritto sulla stessa circolare, in caso di mancanza degli altri tipi di tamponi più affidabili. E questo tipo di test molto probabilmente sarà utilizzato nelle scuole e in tutti gli eventi che richiedono un risultato immediato.